Joe Biden e la levata eliaca di Mercurio
Come interpretare una carta oraria sulle elezioni presidenziali
Trump sarà rieletto? Sassuolo, 29 ottobre 2020, ore 14:20:39
Se sia possibile prevedere l’esito delle elezioni presidenziali grazie ad una semplice carta oraria è oggetto di dibattito. A differenza delle carte d’evento o dell’esame del tema natale e dei suoi sviluppi futuri, la domanda oraria, per definizione, richiede un coinvolgimento da parte del richiedente, cui viene assegnato il grado ascendente.
Schema prima casa vs. settima casa
È ovvio che, nel caso di un’elezione politica, questo implica che il richiedente, cioè chi pone la domanda, parteggi apertamente o sentitamente per una sola delle parti in causa. In questo caso, come Lilly mostra in diversi esempi nelle sue opere, l’ascendente, invece di rappresentare soltanto il richiedente, invece di essere IO, diventa NOI. L’identificazione tra il richiedente, il suo partito politico, il suo candidato favorito, la sua squadra del cuore, insomma, è il motivo per cui l’ascendente e il suo governatore diventano i significatori del candidato per cui il richiedente parteggia, mentre la settima casa, che rappresenta gli oppositori, i nemici, i rivali nella contesa, sarà assegnata al candidato della parte avversa.Il problema di questo approccio, che funziona benissimo quando tale identificazione avviene (e che Lilly utilizza spesso assegnando la prima casa al suo amato Parlamento, la settima agli odiati Realisti), è che risulta fuorviante ed inutilizzabile nei casi in cui il richiedente non parteggi in modo convinto per uno dei candidati o per uno dei partiti in lizza. Nel mio caso, lo ammetto volentieri, non ho nessuna simpatia per Trump, non apprezzo il suo stile comunicativo e non condivido in alcun modo alcune delle sue politiche. Questo lo renderebbe, dal mio punto di vista, perfettamente esaminabile tramite la settima casa. Ma che dire di Joe Biden? Solo in queste ore comincio a raccogliere qualche informazione su di lui, ma non ne so abbastanza per poter tifare per lui, né posso dire di condividere le sue idee, visto che non le conosco. Lo schema prima casa (il nostro candidato e il nostro partito) contro settima casa (l’avversario e il suo partito) non può essere applicato in una domanda posta da me.
Schema decima casa vs. quarta casa
Lilly stesso offre un’alternativa logica ed efficace. Invece di chiedere “Chi vincerà le elezioni, noi o loro?” si può impostare la domanda in modo più neutro: “Trump sarà rieletto?” Non ho chiesto se Trump sarà ancora Presidente, perché la farraginosa legge elettorale americana, con il voto popolare che viene poi superato da quello dei grandi elettori, con la possibilità che questi non votino come previsto o che ricorsi legali rallentino la nomina o addirittura sovvertano il verdetto popolare, rende la situazione di difficile interpretazione. Ho chiesto invece, cinque giorni prima dell’election day, quale sarà il risultato del voto.
In questo caso, la decima casa, che rappresenta il presidente in carica, sarà assegnata a Trump, mentre la casa opposta, la quarta, che rappresenta lo sfidante, andrà a Biden.
Da notare che non ho applicato la regoletta secondo la quale Trump sarebbe il governante (decima) di uno Stato straniero (nona casa) e quindi il significatore del Presidente americano sarebbe il signore della sesta casa, cioè la decima della nona. Se avessi posto una domanda sul re del Lesotho – che a mala pena so dov’è – avrei senz’altro applicato questa regola. Ma qui si tratta degli Stati Uniti d’America, di un evento politico che coinvolge tutti noi. La percezione della domanda oraria è sempre soggettiva: è il punto di vista del richiedente. E il mio punto di vista, in quanto richiedente, è quello di un’elezione di portata mondiale. Quindi decima casa radicale.
Ecco il risultato.
Trump sarà rieletto?
Sassuolo, 29 ottobre 2020, ore 14:20:39
Trump è il presidente in carica, quindi è rappresentato dalla decima casa e dal suo signore, Giove. Biden è lo sfidante, rappresentato dalla casa opposta, governata da Mercurio.
Giove è in CADUTA in casa CADENTE, la dodicesima, casa particolarmente difficile. Le cose si mettono male per Trump, perché il valore simbolico della caduta parla da sé.
Mercurio (Joe Biden) è peregrino e retrogrado, in ottava casa. Deboluccio? Solo apparentemente.
Sebbene ancora invisibile il 29 ottobre, data della domanda, Mercurio, proprio perché retrogrado, si sta allontanando dal Sole, che lo nascondeva e inibiva. Sta emergendo dai raggi solari, per andare verso la sua LEVATA ELIACA, che avviene il 2 novembre, il giorno prima delle elezioni. Il pianeta nel periodo della sua prima visibilità nel cielo del mattino è particolarmente potente. Biden, da perfetto sconosciuto per me (la prospettiva della carta oraria è sempre personale e riguarda il richiedente) sta per imporsi ed emergere alla luce, prendendo sempre più forza. Inoltre, nei giorni della sua levata eliaca, Mercurio sarà anche prossimo alla benefica stella Spica, Alpha Virginis.
Un ennesimo esempio dell’importanza della fase di visibilità del pianeta rispetto al Sole.
Mercurio in levata eliaca con Spica, il 2 novembre 2020
Un’ulteriore conferma viene dalla posizione dei Nodi Lunari, anche questi utilizzati da Lilly, ad esempio nella domanda sulla mancata caduta della città di Cambridge, assediata dalle forze fedeli al re Charles I. Mentre la decima casa, il presidente in carica, è afflitta dal Nodo Sud, che abbassa e diminuisce, la quarta, lo sfidante Biden, può disporre del Nodo Nord, lo sgabello celeste, che esalta ed eleva.
Il 3 novembre, election day, e il giorno successivo, Mercurio è stazionario (forse un riflesso del blocco e delle lungaggini che caratterizzano il conteggio elettorale?) per riprendere subito dopo il moto diretto. Attendo con curiosità l’esito definitivo.