IX Convegno Apotelesma a Genova, 15 ottobre 2016

Astrologia e ....

Hotel Bristol Palace - Sala Michelangelo - h. 9,00 - 18,00

 

Lucia Bellizia, presidente di Apotelesma, con il pubblico in sala

 

Presentazione degli Scripta minora, l’ultimo libro di Giuseppe Bezza. Ornella Pompeo Faracovi, Emanuele Ciampi (curatori dell'edizione) ed Antonio Scollo per le Edizioni Agorà & Co

 

Abstract degli interventi (in ordine alfabetico)

Lucia Bellizia

L’Astrologia a Bisanzio: l’incoronazione di tre imperatori

(Astrologia e .... storia)

La relatrice, riprendendo un tema al quale si è interessata negli ultimi anni e cioè l’astrologia nel mondo bizantino, esaminerà gli oroscopi di incoronazione di tre imperatori: Alessio I Comneno (1081), Manuele I Comneno (1143) e Manuele II Paleologo (1373), tratti i primi due dal Vaticanus gr. 1056 e il terzo dal Laurentianus gr. plut. 28, 16.

 

Massimo Marra

L’ascesi astrologica in Jan Van Ruysbroeck.

(Astrologia e .... cristianesimo)

Al contrario di quanto comunemente si pensi, la condanna totale ed univoca dell’astrologia interviene nella tradizione cristiana abbastanza tardi. Sebbene la pratica della divinazione, con ogni tipo di tecnica, incontri una immediata ed universale riprovazione in tutta la patristica per le sue implicite tentazioni idolatriche e deterministiche, nemiche del libero arbitrio, dal punto di vista cosmologico, negli scritti di alcuni padri, i principia dell’astrologia in sé sono largamente condivisi. Per il beato Ruysbroeck (1293-1381), ad esempio, l’astrologia dà all’uomo contezza del suo carattere, delle sue inclinazioni e debolezze, e costituisce quindi una guida efficiente per l’ascesi mistica e per il viaggio dell’anima verso la perfezione cristiana.

 

Patrizia Nava

L'astrologia degli astronomi

(Astrologia e .... astronomia)

I punti di contatto tra astrologia e astronomia sono molteplici. Alcuni ovvi, altri più insoliti e insospettabili. Quale legame unisce astronomi famosi per la precisione delle loro osservazioni, come Tycho Brahe e John Flamsteed? E quale armoniosa visione del cosmo - o quale irrisolto conflitto interiore - portò entrambi ad applicare le tecniche astrologiche proprio nel momento, paradossale per la mente moderna, in cui si accingevano a posare la prima pietra delle loro istituzioni scientifiche?

 

Lucia Bellizia presenta Patrizia Nava, "L'astrologia degli astronomi"

 

Patrizia Nava parla di Tycho Brahe e John Flamsteed: un rapporto di emulazione ideale

 

Franck Nguyen

Astrologia medica e pensiero analogico

(Astrologia e .... omeopatia)

In qualità di medico omeopatico, sono stato spesso deluso dal contenuto dei libri di astrologia medica. Fortunatamente il concetto di stress, così come quello di Psico-neuro-immuno-endocrinologia, permettono di apportare una nuova legittimità all’astrologia medica. Inoltre i lavori dell’antropologo Philippe Descola hanno permesso di ben differenziare il modo di pensare scientifico da quello analogico. Ed anche di recare all’astrologia - attraverso il modo di pensare analogico - una coerenza intellettuale.

 

Marisa Paschero

La Grafologia planetaria

(Astrologia e .... grafologia)

Da sempre la misteriosa energia simbolica espressa dai corpi celesti esercita un innegabile fascino. I pianeti non sono però soltanto dei simboli: costituiscono un firmamento evocativo che l’uomo racchiude in sé e proietta in ogni manifestazione del suo essere. Anche nella scrittura vive questo straordinario mondo archetipico: i Pianeti connotano il nostro modo di scrivere con le loro suggestioni, dando vita a grafie con caratteristiche “solari”, “venusiane”, “lunari”, “saturnine” ... e così via. Su questo presupposto è basata la Grafologia planetaria che Lise Koechlin, con lo pseudonimo di Saint-Morand, ha magistralmente elaborato attorno agli anni ‘30: la Grafologia planetaria è la chiave per entrare nell’universo mitologico dove incontreremo gli Dei che popolano la nostra scrittura.

 

La scalinata dell'Hotel Bristol Palace, a Genova

 

Paolo Aldo Rossi

Le due astrologie: da Keplero a Newton

(Astrologia e .... storia della scienza)

Johannes Kepler fu l’ultimo competente astronomo e matematico a ritenere vero che l’astrologia avesse una base concreta, effettiva e provata e che potesse essere in un qualche modo difesa, tutelata e strappata al pericolo di diventare una disciplina superstiziosa. Nel De fundamentis astrologiae certioribus (1602) e nel Tertius Interveniens (1610) ne discute a fondo e ammette la dignità dell’astrologia specialista che non andava confusa con l’arte di un volgare ciarlatano di piazza. Mentre Newton, prima di morire parlò con il nipote John Conduitt e gli dichiarò che quando era studente a Cambridge, dopo aver valutato l'assurdità dei calcoli e dei diagrammi astrologici, si convinse della "vanità e vacuità della pretesa scienza che si fa chiamare astrologia giudiziaria”. Ma nelle sue carte c’è qualcosa di astrologia?

 

Massimo Marra e Paolo Aldo Rossi

Felice Stoppa

Abd ar-Rahman as-Sufi, Liber locis stellarum fixarum, 964 - Confronto tra due edizioni del quindicesimo secolo.
(Astrologia e ...... cartografia stellare)

La prima edizione, tratta dal manoscritto Pergamenthandschrift M II 14, depositato presso la Forschungbibliothek di Gotha in Germania, riproduce le costellazioni in stile occidentale e riporta la galassia di Andromeda scoperta dall'astronomo arabo. La seconda, attraverso una copia manoscritta prodotta in Uzbekistan nel 1730, riproduce esattamente un originale in stile arabo andato purtroppo perduto; non compare in essa la galassia di Andromeda, ma si possono osservare alcune delle Nebulose catalogate da Tolomeo. E' di proprietà della Library of Congress statunitense.

 

Felice Stoppa

 

Patrizia Nava, Franck Nguyen, Lucia Bellizia, Massimo Marra, Marisa Paschero

 

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Atti del Convegno: info@apotelesma.it