Messaggeri di luce: l'aspetto di traslazione

Relazione presentata all'XI Convegno Astrologico Torinese il 4 giugno 2011 Linguaggio Astrale 165 - anno 2011

Patrizia Nava

 

La perfezione dell’evento

Il concetto di “perfezione dell’evento”, cioè di realizzazione delle condizioni astrologicamente necessarie perché un evento abbia luogo, ha una parte importante in astrologia classica natale, e ancora più decisiva in astrologia oraria. E se è vero che queste condizioni sono di diversa natura, spaziando dalla valutazione della forza e posizione dei pianeti nella carta ai loro movimenti nello spazio e nel tempo, la presenza di un aspetto, di un contatto diretto o indiretto tra i significatori, rimane il segnale più chiaro di tale realizzazione. Una volta scelti i pianeti che rappresentano simbolicamente le persone o le questioni coinvolte – i cosiddetti significatori, appunto – valuteremo la loro forza e la loro capacità di agire grazie alle dignità essenziali e accidentali; soppeseremo le loro motivazioni all’azione grazie al gioco delle ricezioni e delle mutue ricezioni; ma giudicheremo la probabilità di un evento, l’effettiva azione realizzatrice, dalla presenza o meno di aspetti efficaci. In parole semplici, senza un adeguato aspetto applicativo, è molto raro che l’evento che cerchiamo di prevedere abbia luogo in effetti.

L’aspetto tra i pianeti rappresenta infatti l’occasione di agire: senza occasione, non ci sarà evento; senza contatto tra la luce di un pianeta e quella dell’altro, non ci potrà essere realizzazione concreta. L’evento atteso avrà luogo nel momento in cui l’aspetto sarà esatto. Gli aspetti separativi, in cui il pianeta più veloce si allontana da quello più lento dopo aver perfezionato il contatto, segnaleranno eventi già accaduti. Quelli applicativi, in cui il pianeta più veloce si avvicina a quello più lento, segnaleranno eventi futuri.

Che accadrà, quindi, quando due significatori non formano alcun aspetto diretto tra loro, che sia congiunzione, opposizione, trigono, quadrato o sestile? La possibilità di perfezione dell’evento sarà per forza negata? In realtà, accade spesso che un terzo pianeta si faccia carico, a mo’ di messaggero, di trasferire la luce del primo al secondo, favorendo il contatto altrimenti impossibile.

 

La traslazione di luce

La forma più comune di perfezione indiretta, ottenuta tramite l’intervento di un terzo pianeta più veloce degli altri due, è la cosiddetta traslazione di luce. Nel caso in cui non ci sia alcun aspetto utile tra i significatori, o perché questi si trovano in segni che non si “osservano”, o perché l’aspetto che li lega è già separativo al momento della domanda, controlliamo con attenzione il ruolo di altri pianeti, che potrebbero aiutare a trasmettere la luce del primo al secondo, portando a compimento la questione come intermediari. Spesso la Luna o Mercurio svolgono questo ruolo di messaggeri, ma, teoricamente, qualunque pianeta abbia in quel momento una velocità relativa superiore a quella degli altri astri coinvolti nell’aspetto, può fungere da trasmettitore di luce.

L’aspetto di traslazione è testimoniato e ampiamente utilizzato in tutta la letteratura astrologica tradizionale, in particolare negli autori di lingua araba dei secoli VIII-XI, così come negli europei medievali, rinascimentali e post-rinascimentali. Le forme di traslazione sono diverse, ma possono essere ricondotte alle seguenti variabili:

 

a) Traslazione separante/applicante tra significatori non in aspetto o in separazione.

Supponiamo che Saturno, a 13°31 Bilancia, e Venere, a 14°54 Pesci, siano i significatori principali. Ciò vuol dire che, per avere una risposta favorevole alla nostra domanda – nel caso questa riguardi un evento futuro – dovremmo avere un aspetto applicativo tra i due. Questo non è possibile, purtroppo, perché Pesci e Bilancia sono segni “incongiunti”, che non si osservano, tra i quali non può realizzarsi un aspetto maggiore tolemaico. Tuttavia la Luna, pianeta velocissimo che per propria natura è trasmettitore d’influsso in quanto “passa da un astro all’altro e trasporta i suoi raggi dall’uno all’altro unendoli fra loro” [1], si è separata di poco più di un grado dal trigono esatto a Saturno e sta per completare l’applicazione per quadrato a Venere. La Luna mediatrice collega efficacemente i due significatori principali, segnalando l’evento. Questo tipo di traslazione è citato da Abu Ma’shar, Al Biruni, Bonatti, Dariot e Lilly, tra gli altri.

 

Fig.1

 

In questo primo esempio i pianeti significatori non sono in aspetto tra loro, ma nel secondo, al contrario, vediamo che Giove e Mercurio, significatori principali, sono in congiunzione. Ma Mercurio, a 18°16 Ariete, ha già superato i 12°26 Ariete di Giove, ed essendo più veloce e di moto diretto, se ne sta allontanando. Qualunque significato vogliamo quindi attribuire a questa congiunzione separativa, riguarda ormai il passato. Tuttavia, la Luna a 17°13 Bilancia si è da poco opposta a Giove e, arricchitasi della sua luce, o, come dicevano gli antichi, della sua virtù, la sta portando a Mercurio, ribadendo e rinnovando l’unione tra i due.

 

b) Traslazione applicante tra significatori non in aspetto o in separazione

Negli esempi precedenti il primo aspetto della Luna è separativo, mentre il secondo è applicativo. Al momento della domanda, la traslazione è in corso e la Luna si trova virtualmente nel mezzo. Ma due applicazioni consecutive ed immediate ad entrambi i significatori sarebbero parimenti efficaci.

 

Fig.2

 

A sinistra (Fig.2) vediamo Venere e Giove che non possono entrare in contatto perché si trovano in segni contigui. La Luna, però, si sta avvicinando a Venere per quadrato e, subito dopo aver completato l’aspetto, farà sestile a Giove. A destra Venere e Giove sono invece in sestile. Ma Venere è più veloce, e trovandosi già a 11°43 Acquario si sta allontanando dall’aspetto esatto. Fortunatamente la Luna a 9° Gemelli incontrerà prima Giove con sestile, poi Venere con trigono senza che altri pianeti si frappongano ad impedire il completamento della traslazione. Grazie alla veloce Luna, Venere e Giove ritroveranno il contatto appena perduto.

 

c) Traslazione “a staffetta”

Nelle tipologie di traslazione precedentemente citate il pianeta più veloce – spesso la Luna – si fa carico di svolgere tutto il lavoro. Non sempre è così. E’ anche possibile che un pianeta veloce si applichi ad uno un po’ più lento, e che poi questi, non il primo, completi la traslazione applicandosi a sua volta ad un pianeta ancora più lento, come in una sorta di corsa a staffetta in cui il testimone che passa da una mano all’altra è la luce. [2]

Al Biruni ci mostra una variante di traslazione a staffetta nella seconda categoria di trasmissione della luce – in arabo naql.

 

Vi è un’altra forma di trasmissione: quando un inferiore si applica ad un intermedio che ha già compiuto la congiunzione con un superiore; è proprio come se l’inferiore si fosse applicato esso stesso al superiore. Questa figura avviene quando l’inferiore è disunito al superiore; invero, se fosse configurato, giungerebbe rapidamente alla congiunzione con esso. [3]

Fig.3

 

Supponiamo (Fig.3, a sinistra) che Luna e Saturno siano i nostri significatori, impossibilitati ad entrare in contatto perché nei segni incongiunti Toro e Bilancia. Sebbene entrambi si trovino in esaltazione, posizione di forza e vantaggio, la loro capacità di portare a compimento la questione è minata, e, a peggiorare le cose, non esiste nessun pianeta più veloce della Luna che possa fare aspetto consecutivo ad entrambi, risolvendo il problema. Tuttavia, notiamo come il Sole, a 24° Capricorno, abbia da poco fatto quadrato a Saturno, con ricezione. Trovandosi nel domicilio di Saturno, questi concede volentieri al Sole la propria luce e virtù, che il Sole conserverà, fino a quando la Luna, a sua volta, si applicherà per trigono al luminare. Qui troverà la luce di Saturno ad attenderla e il contatto necessario tra Luna e Saturno si realizzerà grazie ad un nuovo messaggero, il Sole.

 

d) Traslazione tra significatori in aspetto

Fin qui, tutte le modalità esaminate prevedono che i significatori non siano in aspetto o si stiano separando: l’intervento di un terzo pianeta diventa così necessario per assicurare la riuscita e per segnalare l’evento futuro.

Ci sono però configurazioni nelle quali i due significatori principali si trovano essi stessi in aspetto applicativo, e ciò sarebbe già, di per sé, sufficiente ad assicurare la realizzazione di quanto promesso dall’aspetto medesimo, una volta compiuto. A questo punto interviene comunque un terzo pianeta che contatta entrambi l’uno dopo l’altro. Come interpretare questo intervento? Si tratta di un pianeta messaggero oppure di un pianeta ficcanaso che rischia di ostacolare o addirittura impedire l’unione certa dei primi due?

Supponiamo (Fig.3 a destra) che Giove e Mercurio siano i significatori in aspetto. Stanno infatti per congiungersi nel segno dell’Ariete. Prima che questo accada, la Luna, velocissima e proveniente dal sestile appena perfezionato con Mercurio, completerà anche il successivo sestile a Giove, mettendo in contatto i due pianeti prima ancora che questi provvedano da soli con la successiva congiunzione. Se assumiamo la Luna, come accade di solito nelle carte orarie, come co-significatore del richiedente, in questo caso rappresentato da Giove, è chiaro che l’azione della Luna non fa che anticipare, ribadire e rafforzare il contatto tra Mercurio e Giove che la congiunzione suggellerà poco dopo. Ma se la Luna governasse invece una casa contraria alla questione, potrebbe rappresentare un impedimento, una proibizione dell’aspetto successivo, e la sua intromissione ostacolante distruggerebbe le speranze di unione dei due significatori principali.

 

Riassumendo: qualunque tipo di aspetto, quadrato ed opposizione compresi, è efficace in una traslazione. Il primo aspetto può essere separativo o applicativo, mentre il secondo, ai fini della previsione, è sempre applicativo e non deve essere turbato dall’intervento ostacolante di pianeti estranei, che potrebbero proibire l’efficacia dell’aspetto. In altre parole, le due fasi della traslazione devono essere immediatamente consecutive e libere da interferenze. Sebbene alcuni autori, come Bonatti, esprimano qualche perplessità nei confronti di una traslazione che avvenga in assenza di ricezioni favorevoli tra i pianeti, asserendo che solo in presenza di ricezione un pianeta può conferire la propria virtù ad un altro che la accoglie, non sembra che questo sia davvero necessario o indispensabile. Tuttavia, qualunque ricezione o mutua ricezione favorevole è, ovviamente, la benvenuta e tende ad influire positivamente sull’efficacia della traslazione.

 

La questione delle orbite

Affinché qualunque tipo di aspetto abbia un effetto evidente, è necessario che la distanza dal punto in cui l’aspetto stesso sarebbe esatto non sia eccessiva. Scrive Tolomeo:

 

In generale, si dice che gli astri che precedono si applicano a quelli che seguono, mentre gli astri che seguono si separano da quelli che precedono, purché non vi sia tra loro un grande intervallo. [4]

 

L’esatta quantità di questo intervallo non è, tuttavia, unanimemente condivisa dalle varie fonti. Secondo Abu Ma’shar, la forza dell’applicazione inizierebbe a 15° di distanza (l’orbita tradizionale del Sole), rimanendo tuttavia debole fino a 12° (orbita della Luna) o, più precisamente, finché il pianeta applicante – il più veloce – si trovi ad una distanza dal pianeta più lento non superiore al semidiametro della sua vis luminis. [5]

La vis luminis, o area di influsso di un pianeta, viene visualizzata come una sorta di sfera luminosa che lo circonda. Le dimensioni di tale sfera d’azione sono diverse per ogni pianeta: ne consegue che, a differenza della pratica moderna, secondo la quale le orbite di tolleranza sarebbero da attribuire agli aspetti, la pratica classica assegna tale caratteristica ai pianeti, indipendentemente dal tipo di aspetto in esame. Pur con qualche variante, le orbite maggiormente testimoniate nella tradizione sono le seguenti:

 

 

Tali quantità non vanno intese come limiti invalicabili, perché qualche influsso, seppure diluito, può attendersi anche per la semplice presenza dei pianeti in segni che si “osservano”, cioè che sono in aspetto tra loro. Tuttavia, il contatto tra gli astri risulta più efficace ed evidente nei propri effetti, quando entrambi i pianeti coinvolti nell’aspetto si trovano ad una distanza non superiore al totale delle rispettive medietates. Quindi, per fare un esempio, un aspetto di congiunzione tra la Luna (medietas 6°) e Mercurio (medietas 3°30’) sarebbe attivo nel momento in cui la distanza tra i due pianeti è 9°30’ in applicazione e altrettanti in separazione (6° + 3°30’ = 9°30’. Cfr. Fig.4).

 

 

Fig.4. Orbita dell’aspetto Luna/Mercurio

 

Alcuni autori specificano – in modo esplicito o implicito sotto forma di esempi – che la traslazione di luce ha efficacia solo se la separazione del pianeta veloce dal primo significatore è ancora in orbita di medietas nel momento in cui inizia l’applicazione al secondo significatore. Ma non tutti concordano su questo punto, ritenendo che anche una traslazione “fuori orbita” possa avere validità, purché si perfezioni senza che altri pianeti ostacolanti o impedimenti di varia natura intervengano a minarne l’efficacia. Una maggiore distanza, naturalmente, implicherà un tempo più lungo per il verificarsi dell’evento.

 

Esempio 1: “Mio figlio sarà ammesso a Medicina?”

Questa domanda è stata posta da una madre un po’ in ansia per il figlio che, desiderando iscriversi alla Facoltà di Medicina, è costretto a sottoporsi ad un test di ammissione ad un corso di laurea a numero chiuso che, nella sede in cui ha fatto domanda, prevede solo 10 posti disponibili per qualche centinaio di candidati. E’ ovvio, quindi, che anche in caso di superamento della prova, l’ammissione al corso non è affatto scontata, anzi, si presenta alquanto difficile.

La richiedente è naturalmente rappresentata dalla prima casa e dal suo governatore, Mercurio, ma tale pianeta può avere solo un ruolo marginale nella vicenda, pertanto siamo autorizzati a trascurarlo. Il vero protagonista è infatti il figlio, simboleggiato dalla 5a casa in Capricorno e dal suo governatore, Saturno.

Saturno si trova in prima casa a 29°11’ della Vergine, peregrino, cioè privo di dignità essenziale: una cattiva notizia, mitigata però dal fatto che si sposterà tra breve in Bilancia, segno della sua esaltazione e domicilio di Venere che, in questa carta, governa la 9a casa degli studi superiori e accademici. Questo ci offre qualche buona speranza, ma per poter affermare che l’evento – l’ammissione all’Università – avrà luogo davvero abbiamo bisogno di un aspetto applicativo efficace che porti Saturno, il figlio, in contatto con Venere, il corso prescelto.

Venere si trova peregrina in 12a casa, elementi sfavorevoli, ma in compenso è prossima alla Parte di Fortuna e insieme alla gloriosa stella Regulus. Questo ci dice poco, in realtà, perché per quanto prestigiosa e desiderabile sia questa Università, a nulla servirà se il ragazzo non vi fosse ammesso. E rischia davvero di non essere ammesso, perché Venere e Saturno sono in segni contigui che non permettono aspetti maggiori tra loro, gli unici che risultino efficaci in una carta oraria. [6] E’ vero che Venere, molto più veloce di Saturno, entrerà tra pochissimo in Vergine e potrebbe raggiungerlo. Ma siccome anche Saturno si trova all’ultimo grado del segno, questa rincorsa non porterà frutto, perché Saturno, benché lento, riuscirà a scivolare nel segno successivo ben prima che Venere lo raggiunga.

Notiamo tuttavia che la Luna, a 28° Gemelli in 10a casa, dove ha una certa forza accidentale che le conferisce potere di agire, sta per perfezionare l’aspetto di quadrato a Saturno, ricevuta nella sua triplicità. La Luna potrà pertanto raccogliere la luce di Saturno – l’ansioso candidato – portandola a Venere – il corso di laurea – grazie al successivo e immediato aspetto di sestile. Nessun altro pianeta interverrà tra una fase e l’altra ostacolando il contatto dei due significatori con un proprio aspetto.

Controllando con attenzione le effemeridi, però, vediamo che il sestile esatto si produrrà nel segno successivo, quando Venere sarà ormai entrata in Vergine e la Luna in Cancro, ma prima di raggiungere 0°01. La barriera del segno è tutt’altro che un limite invalicabile, in realtà. Basti pensare che Masha’allah non le attribuisce alcun valore nettamente delimitante e anche Lilly presenta alcuni esempi di domanda in cui l’aspetto perfezionato nei primi gradi del segno successivo risulta valido.

Decido quindi che sì, magari per un soffio, il candidato sarà ammesso, nonostante l’improbabilità percentuale di una riuscita.

Il ragazzo si piazzò al nono posto in graduatoria, su trecento aspiranti e dieci ammessi.

 

Esempio 2: “Mio marito partirà per la Russia?”

Il marito della richiedente vorrebbe partire entro un mese per fare un viaggio in Russia, che potrebbe offrirgli nuovi sbocchi lavorativi. Ci sono però diversi problemi organizzativi, non ultimo il mancato arrivo del visto d’ingresso necessario e una notevole confusione riguardo ai piani del viaggio. Riuscirà a partire?

Il marito è rappresentato dalla settima casa in Vergine e dal suo governatore, Mercurio. E’ evidente che ci sono ostacoli di varia natura, perché Saturno peregrino e il Nodo Sud, entrambi indicatori di limiti e restrizioni, affliggono il Discendente. Pare che la lettera d’invito contenente il visto d’ingresso sia andata dispersa: è molto tempo che il marito ne attende l’arrivo, ma le poste non ne hanno notizia. E Mercurio è chiaramente in difficoltà: privo di dignità essenziale nel segno di Marte, che governando la nona casa rappresenta il viaggio all’estero, desidera fortemente partire, ma è retrogrado, e invece di avvicinarsi all’ambita nona casa, se ne allontana indietreggiando. Indecisioni e impedimenti gli stanno creando preoccupazione: si trova infatti in ottava, casa che, secondo Lilly, indica angoscia riguardo alla questione proposta. Anche il significatore del viaggio, Marte, è in cattive condizioni: in 5a casa in Cancro è in caduta, una grave debilità essenziale, mitigata solo in parte dalla contemporanea triplicità. Che ci siano problemi riguardo al progetto è più che evidente dalla carta.

In realtà, nonostante tutte le difficoltà, proprio la retrogradazione di Mercurio permette al pianeta di avvicinarsi con trigono applicativo a Marte: la perfezione dell’aspetto senza proibizioni, cioè senza che un terzo pianeta si metta in mezzo ostacolando i primi due, segnalerebbe la partenza. Ma c’è un dettaglio inaspettato: il trigono è quasi esatto, ormai, eppure, se controlliamo le effemeridi, vedremo che Venere diretta, più veloce di Mercurio retrogrado, riuscirà a perfezionare il sestile a Marte prima che Mercurio possa raggiungerlo! Subito dopo, Venere completerà anche il sestile a Mercurio, e tutto questo battendo Mercurio retrogrado sul tempo! Si tratterà di favorevole traslazione di luce o piuttosto di ostacolante proibizione?

Per deciderlo, dobbiamo capire chi o cosa è Venere. Notiamo innanzitutto che Venere è un pianeta naturalmente benefico, ma in questo caso è in caduta in Vergine, cosa che ne limita radicalmente il vantaggio. [7] Tuttavia, proprio perché si trova in Vergine, Venere è anche nel segno di domicilio e di esaltazione di Mercurio, e questo indica che tende a favorire Mercurio, il marito. Inoltre Venere governa la terza radicale, che in base al calcolo delle case derivate, corrisponde alla nona dalla settima, cioè alle lettere e ai messaggi ricevuti dal marito. [8]

Venere rappresenta quindi l’agognato visto d’ingresso in arrivo, senza il quale il viaggio non sarebbe possibile. La traslazione di luce da parte di Venere, che collega Marte a Mercurio, simboleggia l’effetto del documento che rende attuabile il progetto. Solo a questo punto il povero Mercurio potrà completare il trigono a Marte, che ne conferma la partenza.

E’ interessante notare che, secondo Lilly, una traslazione di luce da parte di un pianeta veloce, nel caso in cui i due significatori principali siano, come qui, in aspetto applicativo, segnala l’intervento di qualcuno o qualcosa che rende più facile o più veloce la realizzazione dell’impresa. Frawley, dal canto suo, nota che la traslazione di luce nelle domande riferite a concepimento e gravidanza, segnala talvolta il ricorso ad un aiuto esterno come l’inseminazione artificiale o altre terapie di fertilità. L’aiuto è rappresentato dal pianeta traslante.

 

Esempio 3: La traslazione insufficiente. “Come andrà l’esame?”

Non sempre la traslazione è l’aspetto chiave che permette di risolvere il quesito. Questa domanda, proposta dalla stessa richiedente dell’esempio 1 e riferita al primo esame importante del figlio, ormai ammesso all’Università, ci mostra una bellissima traslazione di luce che non è tuttavia sufficiente a garantire l’esito.

L’ascendente in Leone definisce il Sole come simbolo della richiedente: in ottava e nel segno di Giove, governatore della quinta casa dei figli e della nona degli studi superiori, mostra chiaramente la sua ansia per la prova del giovane. Si tratta di un esame piuttosto difficile, da cui dipende il buon inizio della sua carriera di studente.

Giove, il ragazzo, si trova appropriatamente in nona, all’università, alle prese con l’esame. E’ peregrino, e questo di per sé non ci offre grandi garanzie, e in Ariete, segno di Marte che governa la decima casa del successo, e che, come seconda della nona, simboleggia anche ciò che si ricava dallo studio, l’eventuale superamento dell’esame. Il ragazzo tiene molto a quest’esito.

La presenza della Parte di Fortuna al Medio Cielo ci offre speranze di successo, ma, come per tutte le Parti Arabe, non può fornire, da sola, una testimonianza definitiva. Quello che ci occorre è un buon aspetto applicativo che colleghi Giove, lo studente, con Marte, il successo nella prova.

Purtroppo i due pianeti sono in segni contigui e non potranno in alcun modo contattarsi. E nessuno dei pianeti veloci riuscirà, per la propria posizione, a trasportare la luce dall’uno all’altro, favorendo l’esito positivo.

Osserviamo i movimenti della Luna, pianeta velocissimo che, più di ogni altro, è uso a traslazioni di luce. Ricordiamo che la Luna, in tutte le carte orarie, è anche co-significatore di chi pone la domanda. Qui si trova in Scorpione, segno di Marte, ad indicare l’interesse della madre per il successo del figlio. La Luna è in trigono separativo dal Sole, significatore principale della richiedente, e, ancora in orbita di medietas, sta per fare sestile a Venere, che in Capricorno è nella propria triplicità diurna. Questo contatto della richiedente – Luna e Sole – con un benefico in dignità – Venere – non può essere un segnale negativo, perché ci parla di piacere e soddisfazione. Forse la contentezza della madre nel vedere il figlio superare il difficile esame? Ma, per quanto suggestivo, questo elemento è del tutto insufficiente a decretare il successo reale del figlio, perché i pianeti coinvolti nella traslazione non sono affatto i significatori principali. Siamo ancora in attesa dell’aspetto impossibile tra Giove e Marte.

William Lilly scrive:

 

Molte volte, quando il buon esito della questione è negato dagli aspetti, o quando i significatori non formano aspetti tra loro, o quando sembra dubbio ciò che è promesso da un quadrato o da un’opposizione, se però c’è mutua ricezione tra i significatori principali, la cosa si risolve senza grandi problemi e inaspettatamente, con la soddisfazione di entrambe le parti. [9]

 

Una mutua ricezione maggiore tra i significatori principali potrebbe compensare la mancanza di un aspetto e decretare comunque l’esito favorevole. E in effetti, Marte è nel segno di Giove e questi è contemporaneamente nel segno di Marte: la mutua ricezione, chiave del successo.[10] Il ragazzo supererà l’esame, con grande soddisfazione propria e della madre. Possiamo addirittura farci un’idea del voto: siccome Marte, il risultato, è nella propria triplicità, una dignità di buon livello, ma non la massima possibile, prevediamo un buon voto, ma non il più alto. Lo studente superò l’esame con facilità, col voto di 28 trentesimi.

 

Non solo Oraria

La traslazione di luce trova posto non solo in oraria, anche se questa è, al giorno d’oggi, la sua area di applicazione privilegiata. Ma per gli antichi che esaminavano un tema natale con criteri più dinamici e meno statici di quanto abitualmente si faccia nell’astrologia moderna, gli aspetti consecutivi della Luna, che per sua stessa natura tende a collegare col suo veloce movimento un pianeta con l’altro, erano fonte di giudizi circostanziati sul nativo e sugli eventi che lo potevano riguardare. Sia nel Carmen Astrologicum di Doroteo di Sidone, sia nel Mathesis di Firmico Materno, ad esempio, troviamo riferimenti chiari agli effetti negativi che la mancanza di aspetti e traslazioni lunari nel tema natale fa prevedere riguardo alla vita del soggetto in esame. [11] Possiamo attenderci una caduta di motivazione e di energia nel caso in cui la Luna sia lontana da ogni aspetto con altri pianeti, e in particolare sia fuori dall’orbita di medietas separativa e applicativa di una traslazione.

La condizione naturale della Luna, infatti, non è di “correre a vuoto”, ma di portare efficacemente la luce di un pianeta a quella di un altro, in sequenza, collegando le diverse energie planetarie del tema natale come farebbe un volenteroso messaggero.

La trattazione della traslazione di luce in ambito genetliaco esula da questo breve discorso, ma l’accenno basti a ricordarne l’importanza in ogni forma di applicazione astrologica.

 

 

NOTE:

1] Zahel, 1.98.

2] Ad esempio Mercurio a 14° Vergine fa trigono a Venere a 16° Toro, dopodiché questa, non Mercurio, quadra Giove a 22° Leone. In questo modo Mercurio e Giove entrano in contatto benché in segni contigui.

3] Al Biruni, L’Arte dell’Astrologia, a cura di Giuseppe Bezza, Milano 1992, 123 (510), p.121.

4] Claudio Tolomeo, Tetrabiblos, Libro I, Cap.23.

5] 15°/17° sono la quantità della vis luminis del Sole, cioè la distanza approssimativa entro la quale la luce dei pianeti diventa invisibile a causa della forza luminosa solare. La distanza in cui la luce della Luna inizia ad essere oscurata dal Sole è pari a 12°. Vedi G. Bezza, Commento al primo libro della Tetrabiblos di Claudio Tolemeo, Milano 1990, p.370 e seguenti.

6] Per chi fosse affezionato agli aspetti minori, segnalo che Venere, a 29°53’ Leone, più veloce di Saturno a 29°11’ Vergine, si sta già separando dal semisestile esatto, che non può pertanto indicare un evento futuro.

7] Abraham Ibn-Ezra, The Beginning of Wisdom (1148), ed. Robert Hand, trad. ingl. di Meira B. Epstein, ARHAT 1998, cap.8, pag. 130, aforisma 27: “Ogni pianeta, sia benefico sia malefico, che si trovi nel proprio domicilio o esaltazione, indicherà sempre il bene.” Naturalmente è vero anche il contrario: qualunque pianeta si trovi in esilio o caduta, o sia comunque privo di dignità essenziale (peregrino), tenderà a comportarsi come un malefico.

8] Mentre la 3a casa rappresenta le lettere e i pacchi postali spediti, la 9a (3a casa della 7a) ci informa sulle lettere e i messaggi ricevuti, in quanto spediti da “altri”. In questa carta, quindi, la 3a radicale (la 9a casa della 7a) rappresenta le lettere ricevute dal marito.

9] William Lilly, Christian Astrology, London 1647, p.112.

10] Le mutue ricezioni abbondano, in questa carta. Ne abbiamo una splendida tra il Sole (la madre) e Giove (il figlio) per domicilio, esaltazione e triplicità, che rivela i sentimenti reciproci d’interesse, affetto e sostegno che li legano. Ne notiamo un’altra tra Venere (la soddisfazione della madre) e Marte (il successo del figlio) per esaltazione: l’uno dipende dall’altro e si accrescono a vicenda. Fino alla mutua ricezione determinante, quella tra Giove (figlio) e Marte (il successo nell’esame). Una carta favorevole.

11] Cfr. Doroteo di Sidone, Carmen Astrologicum, 1.12.7: “Se trovi la Luna che corre a vuoto rispetto a tutti gli altri pianeti senza fare alcun aspetto […] allora il nativo sarà privo di beni e avrà pene e difficoltà nel conseguire ciò che desidera”. Dello stesso tenore le affermazioni di Firmico Materno, Mathesis, VIII.1.