Oroscopi di fondazione rinascimentali - L'addizione erculea
Convegno nazionale di studi a Ferrara
Salone d'onore di Palazzo Bonacossi, 24 settembre 2016, ore 14.00-17.30
In un anno straordinariamente importante per Ferrara, che ha visto le celebrazioni per il centenario della nascita di Giorgio Bassani, il cinquecentenario della prima edizione dell’Orlando Furioso e della morte di Biagio Rossetti (l’architetto che realizzò l’Addizione Erculea), si è tenuto nella città estense il Convegno dedicato alle carte elettive di fondazione rinascimentali, di cui Ferrara vanta un interessante esempio.
Con il patrocinio del Comune di Ferrara, del Centro Italiano di Astrologia e con la collaborazione dell’Associazione Bondeno Cultura, la giornata di studi ha annoverato i contributi di Daniela Frignani, Laura Malinverni, Katia Mazzoni e Patrizia Nava, che hanno offerto approfondimenti dedicati alla carta di fondazione dell’Addizione Erculea ferrarese, agli interessi astrologici di Ercole I d’Este, fino ad arrivare agli oroscopi elettivi di istituzioni scientifiche rinascimentali, quali l’osservatorio astronomico del celebre astronomo danese Tycho Brahe. Il tutto fortemente voluto da Gianluigi Magoni, ingegnere con radicati interessi di astronomia culturale e archeoastronomia, scomparso nel maggio del 2016 durante la fase di progettazione dell’evento che, in suo ricordo, si è trasformato in un tributo alla sua figura eclettica e ai suoi studi pionieristici. [1]
Furono infatti Gianluigi Magoni e Carlo Bassi a rispolverare dagli archivi le carte di fondazione ferraresi, comunicando le loro prime ipotesi all’Accademia delle Scienze di Ferrara il 25 febbraio 1983. [2] Daniela Frignani, poetessa e astrologa, nonché organizzatrice dell’evento, ha ripercorso la storia di questi primi studi e fatto il punto sullo stato attuale delle conoscenze.
Il cortile interno di Palazzo Bonacossi
Daniela Frignani (organizzatrice) e Daniele Biancardi (Associazione Bondeno Cultura)
inaugurano l'evento
L’opera urbanistica messa in atto da Ercole I d’Este nel 1492, conosciuta come Addizione erculea, consegna a Ferrara l’epiteto di prima città moderna d’Europa già nel 1860, da parte dello storico Jacob Burkhardt. Ancor oggi sono molti gli interrogativi che rimangono aperti riguardo alla progettazione, i canoni geometrici, le proporzioni, i segni e le evidenze impresse nella pietra, i tempi e i modi della sua realizzazione. Dopo i primi studi degli anni ’80 condotti insieme all’architetto Carlo Bassi, Magoni, in seguito, approfondirà le conoscenze astrologiche e studierà l’oroscopo rinascimentale di fondazione della città, contenuto nei trattati astrologici di Luca Gaurico e Francesco Giuntini, concludendo che i principali assi viari cittadini riproducono lo stesso angolo formato dai cardini dell’oroscopo originale, opportunamente convertito in grafico moderno. [3] Nel 2013 invita al confronto alcuni storici promuovendo il convegno 413 – Nascita di Ferrara, Astrologia e storia alle origini della città, riferendosi al primo oroscopo di fondazione, che nei suoi simbolismi ritrae molto bene la morfologia del territorio, la sua storia economica, gli scenari politici e sociali, mentre nella sua collocazione temporale pare plausibile.
Carta di fondazione dell’Addizione Erculea
da Luca Gaurico, Tractatus astrologicus, Venetiis apud Curtium Troianum, 1552
Laura Malinverni e le stelle di Ercole I d'Este
Laura Malinverni, romanziera e studiosa del Rinascimento, si è interessata invece alla figura del committente, Ercole I d’Este. Dotato di mentalità complessa e ‘magica’, vissuto in una corte in cui predominava la componente esoterica ed erano apertamente incoraggiati gli studi geografici, cartografici, alchemici e astrologici, Ercole I veniva considerato dai contemporanei come un perfetto esempio di ‘principe-architetto rinascimentale’. Nato a Ferrara nel 1431, die 26 Octobris hor. 9 post meridiem, come annota Francesco Giuntini nel suo Speculum astrologiae, ebbe per passioni l’architettura e la musica, per le quali seppe vincere quelle che Luciano Chiappini, storico e non astrologo, individuando con acume il suo temperamento lunare, chiama «mutevolezza di umori e di atteggiamenti». La Cappella musicale, le rappresentazioni teatrali, l’amore per l’architettura furono manifestazioni della sua indole artistica e creativa, fortemente influenzata dall’Elemento Acqua, dalla Luna e da Mercurio: nel suo tema natale, Sole e Mercurio sono in Scorpione, l’AS in Cancro e la Luna in domicilio nello stesso segno.
Ercole I fu promotore attivissimo di tutte le iniziative messe in cantiere nei luoghi dell’Addizione Erculea e anche, a livello progettuale, di lavori anteriori. La genitura di Ercole e il Tema di Rifondazione di Ferrara presentano notevoli punti di contatto: l’operazione magico-astrologica della rifondazione creava infatti un Tema che era una sorta di talismano, richiamando nelle sue linee generali le simbologie astrologiche che si voleva fossero proprie della nuova città. Per Ercole, che da buon lunare amava il teatro e le commedie, i cantieri di Terra Nuova diventarono un palcoscenico, una celebrazione del suo governo, che stava facendo di Ferrara la gran cittade cantata da Ludovico Ariosto e la rappresentazione concreta della sua personalità.
Francesco Giuntini, Speculum astrologiae, 1583: genitura di Ercole I D'Este (Regio.)
26 ottobre 1431 ore 9 “post meridiem”, dopo mezzogiorno (ora locale)
Katia Mazzoni sull'oroscopo di fondazione di Ferrara, con Mauro Martinelli
Katia Mazzoni, astrologa di formazione classica, ha cercato poi di comprendere quali fossero le reali intenzioni e le necessità del Duca d’Este attraverso l’analisi della carta redatta per l’inizio dei lavori dell’Addizione Erculea, utilizzando quelle che erano le convinzioni e le conoscenze dell’epoca attraverso testi certamente noti e condivisi alla corte estense. A conclusione dell’analisi, condotta con gli strumenti tipici della scuola bezziana, è emerso come il Duca Ercole I intendesse primariamente fortificare la città mettendola al riparo dagli attacchi nemici e non soltanto consegnare ai posteri un’opera che avrebbe celebrato la sua memoria rifondando la città di Ferrara.
Patrizia Nava su Tycho Brahe e l'oroscopo di fondazione dell'osservatorio astronomico di Uraniborg
La pratica degli oroscopi inaugurali, comunque, non si limita al rinascimento, né alla fondazione di città. Patrizia Nava, specialista di astrologia catarchica, ha ricordato come già in epoca tardo-ellenistica autori come Doroteo di Sidone offrano indicazioni su quali configurazioni astrali siano favorevoli a dare inizio alla costruzione di edifici. Nella prima età moderna la consuetudine di consultare gli astri per scegliere il momento più propizio per posare la prima pietra rimane in auge, persino nel caso – apparentemente paradossale – in cui si tratti di fondare un’istituzione scientifica. Un esempio è l’osservatorio astronomico di Uraniborg progettato e inaugurato da Tycho Brahe nel 1576, la cui carta elettiva (che stabilisce il momento propizio per dare inizio ai lavori) può essere ricostruita grazie alle indicazioni contenute nel suo Astronomiae Instauratae Mechanica [4] e a considerazioni di tipo astronomico. Dall’analisi dei documenti appare evidente come il grande astronomo fosse fedele ai principi fondamentali della tradizione astrologica, come risulta dal confronto con altre carte storiche di fondazione come quella della città di Baghdad. Un lungo percorso di continuità culturale che vede le pratiche elettive fiorire e conservarsi per lungo tempo, e di cui Ferrara, con i suoi oroscopi inaugurali, rimane un esempio intrigante.
NOTE
[1] Tra i quali ricordiamo Le cose non dette sui Decani di Schifanoia. Una lettura astronomica, «Atti dell’Accademia delle Scienze di Ferrara», LXXIII, 1997.
[2] C. Bassi – G. Magoni, Ipotesi astrologiche per Ferrara, «Atti dell’Accademia delle Scienze di Ferrara», LX-LXI, 1986.
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Atti del Convegno: airtrine@gmail.com